La proposta è semplice e chiara, persino ovvia: tocca allo Stato e non ai molisani pagare il debito sanitario di centinaia di milioni di euro accumulato in 14 anni di commissariamento inutile e dannoso.
È inconcepibile e inaccettabile pagare le tasse più alte di ogni altra regione, per avere i servizi peggiori d’Italia. A queste condizioni, il decremento demografico diventa una conseguenza naturale, obbligata.
Su questa battaglia di civiltà e di sopravvivenza Costruire Democrazia si gioca la faccia.
Cominciamo con una diffida alla Regione, al Presidente del Consiglio dei Ministri Meloni, ai Ministri dell’Economia e delle Finanze e della Salute, nonché alla delegazione dei parlamentari molisani, compresi Cesa e Lotito che alle politiche 2022 hanno carpito la buona fede (e i voti) dei molisani promettendo il Decreto Molise che nel frattempo si è perso nelle nebbie romane tra Montecitorio, Palazzo Madama e Palazzo Chigi.
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