Da Presidente della Regione Iorio affonda la sanità scaraventando il Molise nella morsa del piano di rientro (2007); il suo Governo (Berlusconi) lo nomina commissario ad acta e lui non fa una piega, anzi plaude al nuovo incarico monocratico (2009/2013); da commissario i danni aumentano, tanto che il Governo lo commissaria (il primo caso nella storia repubblicana di commissario commissariato); poi resta comodamente seduto in Consiglio regionale per altri dieci anni (2013/2023) e non compie un solo atto nella direzione di far pagare allo Stato il debito sanitario; nel 2023, dopo che Costruire Democrazia solleva il caso in Consiglio regionale, si sveglia e prova a mettere il cappello sull’iniziativa.
Peccato che però, solo 6 giorni prima, abbia votato contro quella stessa proposta in Consiglio regionale, bollata dalla Giunta di cui fa parte come “manifestamente infondata”…
Siamo quindi alle sceneggiate napoletane.
Tuttavia, visto che dal 16 dicembre sul tavolo della Giunta Regionale c’è la nostra proposta ufficiale di azzeramento del debito sanitario, se davvero Iorio vuole essere conseguente e rimediare al tempo perso può, questa volta, dimostrarlo.
Magari con i fatti e non le chiacchiere.
Ad esempio intercedendo con il Governo Meloni e i suoi Ministri con i quali notoriamente è in ottimi rapporti.
PS: è persino superfluo precisare che un commissario serio e capace sarebbe stato il benvenuto per rimediare ai guasti conclamati della politica. Altrettanto non si può dire di fronte a un commissariamento affidato a figure, nella migliore delle ipotesi inadeguate e modeste, che in 14 anni ci hanno portato dove ci troviamo.
Mi sembra chiaro, no?