Il consigliere regionale di Costruire Democrazia Massimo Romano ha depositato una mozione urgente
Nei giorni scorsi sono state pubblicate le graduatorie e molti studenti hanno ricevuto l’amaro sorpresa. Circa la metà degli aventi diritto alla borsa di studio è stata esclusa dai benefici. Hanno protestato presso la sede dell’Esu ma si sono sentiti rispondere che i fondi sono stati ridotti.
Sull’argomento è intervenuto il consigliere regionale di Costruire Democrazia Massimo Romano che ha depositato questa mattina, mercoledì 28 febbraio, in Consiglio regionale una mozione urgente per impegnare il presidente della Regione e la giunta ad incrementare la dotazione finanziaria del bando per l’assegnazione di borse di studio, provvidenze e servizi per il diritto allo studio universitario A.A. 2023-2024.
“Con Determinazione del Direttore dell’ESU – Ente per il diritto allo Studio Universitario – n. 15 del 26-02-2024, sono state approvate e pubblicate le graduatorie definitive degli studenti idonei, nonché l’elenco degli esclusi, relativamente al bando di concorso predisposto con deliberazione del Consiglio di amministrazione dell’ESU n. 9 del 30-10-2023.
I fondi disponibili per gli interventi previsti dal bando sono pari € 2.965.000,00 (così suddivisi: FIS (Fondo Integrativo Statale) anno 2023: € 826.989,88; PNRR anno 2023 – Missione 4, componente 1 – Investimento 1.7: € 740.726,50; Fondo Dotazione ESU Molise: € 1.397.283,62).
I suddetti fondi risultano inferiori rispetto all’anno precedente, pari ad € 3.450.000,00 (determinazione del direttore dell’ESU n. 108 del 30-12-2022), essendo venuto meno il contributo “Azione 4.3 del PON Ricerca ed Innovazione 2014-2020”, di € 724.105,93”.
«In breve – spiega Massimo Romano – le risorse stanziate non sono sufficiente per garantire il diritto all’istruzione. Basta guardare i numeri: relativamente alle graduatorie per la prima immatricolazione, su un totale di idonei di 471, ben 171 sono risultati idonei non beneficiari. Per gli anni successivi lo scarto aumenta ancora più macroscopicamente: su 674 idonei, ben 353 non beneficiari. Complessivamente, dunque: su 1145 idonei, ben 524 idonei non beneficiari per carenza di risorse finanziarie. Senza contare i beneficiari ai quali sono stati ridotti gli importi proporzionalmente al numero di beneficiari, conseguendo borse di importo largamente inferiore a quello previsto dal bando».
Per questi motivi è urgentissimo provvedere allo stanziamento degli ulteriori finanziamenti necessari e sufficienti ad incrementare l’importo del fondo per gli interventi previsti dal bando per l’assegnazione di borse di studio, provvidenze e servizi per il diritto allo studio universitario A.A. 2023-2024, al fine di integrare l’importo delle borse di studio ridotte per insufficienza di risorse economiche ovvero non assegnate agli studenti idonei non beneficiari nelle graduatorie assestate.
C’è in gioco la garanzia costituzionale sul diritto allo studio, riconosciuto e garantito anche dalla Regione Molise con la L. R. 18 novembre 2015, n. 16, finalizzata alla rimozione degli “ostacoli di ordine economico e sociale per favorire e promuovere, in condizioni di pari opportunità, il raggiungimento dei più alti livelli formativi” nonché “l’uguaglianza dei cittadini nell’accesso all’istruzione universitaria, con prioritaria attenzione agli studenti capaci e meritevoli, carenti o privi di mezzi, ed agli studenti con disabilità ”.
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