Primiani (M5S): «Pensassero a economia, lavoro e sanità, no alle poltrone». Fanelli: «Schiaffo ai molisani». Gravina: «Interesseremo il Parlamento». Romano: «Livello più basso della politica e nessuno ci ha messo la faccia in Aula»
Il Consiglio regionale ha dato il via libera questa mattina alla modifica dello Statuto e quindi sarà possibile istituire il secondo sottosegretario e le figure dei consiglieri delegati. Dura la presa di posizione delle opposizioni che hanno parlato di questioni più urgenti di cui la classe dirigente di questa regione dovrebbe occuparsi.
ANGELO PRIMIANI
«Oggi i problemi del Molise – ha commentato il consigliere del Movimento 5 Stelle – sono ben altri rispetto alla seconda poltrona da Sottosegretario. E’ evidente che il governo regionale è concentrato sul come soddisfare gli appetiti degli esponenti della maggioranza, senza dare risposta ai problemi dei molisani che sono tanti. Mi viene da pensare all’economia: recentemente un’indagine della Cgia di Mestre certifica che il Molise cresce dello 0,22% ed è l’ultima regione in Italia per Pil. Mi viene da pensare anche ai Lea in sanità che si stanno drasticamente riducendo. Anche all’emergenza di questi giorni che è quella idrica. Su questi aspetti vogliamo discussioni e risposte. Meno Sottosegretari e più risposte per i molisani».
MICAELA FANELLI
«Una norma utile per spendere soldi inutilmente. Non si mettevano d’accordo per la spartizione delle poltrone – ha dichiarato l’esponente del Pd – e ne hanno dovuta inventare una nuova, non ce n’era nessuna necessità. Una regione troppo piccola per richiedere due Sottosegretari e uno schiaffo nel momento in cui i molisani peggiorano le condizioni economiche: siamo l’ultima regione per crescita del Pil e la prima per tasse».
ROBERTO GRAVINA
«Il solo scopo – ha detto il consigliere dei 5 Stelle – è accontentare gli appetiti di una maggioranza che evidentemente non è coesa: Nominando un nuovo sottosegretario si libererà un altro posto per le commissioni e così saranno tutti felici e contenti, ma lo faranno aumentando i costi delle segreterie della politica. La vicenda andrà in parlamento perché il Ministero dell’Economia deve sapere di come questa regione da un lato ha aumentato le imposte, dall’altro aumenta i costi, ignorando quelle che erano le prescrizioni».
MASSIMO ROMANO
«La modifica dello Statuto regionale per istituire il secondo sottosegretario – il commento di Massimo Romano di Costruire Democrazia – è una porcheria istituzionale che segna il livello più basso della politica locale e il punto di non ritorno dell’era Roberti.
Una prepotenza politica ispirata al noto adagio del Marchese del Grillo (“io so io e voi non siete un c…”): non esiste un solo molisano che attenda, condivida o apprezzi questa decisione legislativa, ad eccezione di una sola persona, ossia il beneficiario della ‘nuova’ poltrona con costi a carico dei contribuenti e in assenza di alcuna esigenza istituzionale o politica.
È ridicolo avere due sottosegretari in una regione che perde 1500 abitanti all’anno e non riesce nemmeno a gestire l’ordinaria amministrazione (nel 2024, siamo ancora fermi al rendiconto 2021…).
Nella discussione in consiglio regionale, terminata con 13 voti favorevoli del centrodestra e 7 contrari della minoranza, nessun consigliere di maggioranza ha avuto il coraggio di dire mezza parola. Persino il presidente Roberti è rimasto in religioso silenzio, forse per la vergogna di motivare il voto su un provvedimento così spudoratamente impopolare e autoreferenziale.
In questo momento la classe dirigente molisana dovrebbe avviare urgentemente una strategia politica e istituzionale nei confronti del Governo volta a scongiurare gli effetti devastanti dell’autonomia differenziata, a salvare l’organizzazione sanitaria dal cappio del commissariamento e del Balduzzi, a denunciare lo scippo del credito d’imposta sulle zone Zes o lo schiaffo in faccia rimediato sulla Gigafactory (dopo decine di foto di passerelle inutili al Ministero).
E invece discutiamo del secondo sottosegretario: il livello del dibattito è quello del bar dello sport».