Il consigliere di Costruire Democrazia: «Contro di me un comunicato anonimo pregno di meschinità e volgarità, tirate in ballo persone morte della mia famiglia»
E’ stato un fiume in piena il consigliere Massimo Romano durante l’intervento “per fatto personale” in chiusura del Consiglio regionale di questa mattina, martedì 6 agosto. «Non volevo intervenire, ma il presidente ha rivendicato la paternità di quel documento – ha detto. Un documento anonimo, pregno di volgarità, meschinità e tribalità. Se avete il coraggio – ha proseguito – dovete metterci la faccia, ma il coraggio di mettere la firma su quelle porcherie non l’avete avuto. Quel comunicato è una vergogna, avete tirato fuori persone morte della mia famiglia e per questo dovete vergognarvi. Un comunicato delirante, scritto da qualcuno con una scolarizzazione da prima elementare che Collodi non l’ha mai letto.
E’ il punto più basso – ha concluso Massimo Romano – della storia politica di questa regione e ringrazio i consiglieri che mi hanno manifestato solidarietà. Non voglio portare il livello del dibattito in questa fogna in cui qualcuno vi ha abituato a vivere, quindi continuerò a mantenere un atteggiamento consono al mio ruolo istituzionale».