Pediatria a Bojano, la mozione di Romano arriva in Consiglio regionale (isNews)

È stata inserita nell’Odg dei lavori dell’assemblea del 10 settembre

BOJANO. Martedì prossimo, 10 settembre, arriverà in Consiglio regionale la mozione proposta dal Consigliere regionale Massimo Romano di Costruire Democrazia riguardante la pediatria a Bojano.

In seguito alla comunicazione di sospensione a partire dal prossimo 8 settembre dell’attività assistenziale della pediatra di libera scelta incaricata provvisoriamente per la sede di Bojano del Distretto di Campobasso, il Consigliere Romano aveva indirizzato una formale diffida ai vertici dell’Azienda sanitaria, notiziandone la Regione e i sindaci dell’area matesina i cui utenti gravitano su Bojano, chiedendo alla Asrem di indire “senza ulteriore ritardo la procedura selettiva per la copertura della zona carente di pediatria di Bojano”, previa adozione, “nelle more dell’espletamento della suddetta attività, di idonea procedura selettiva e meritocratica volta a garantire l’assegnazione immediata di incarico provvisorio al fine di tutelare il diritto alla salute di centinaia di utenti del Servizio sanitario regionale”.

Per sensibilizzare le istituzioni sul tema, a Bojano è stata promossa una petizione popolare con raccolta firme che ha raggiunto centinaia di adesioni, ma al momento non si ha notizia di sviluppi concreti, né da parte di Asrem né di Regione.

Per questo, il Consigliere regionale Romano ha portato la questione all’attenzione dell’Assise regionale, depositando già in agosto una mozione che è stata iscritta all’ordine del giorno e sarà discussa nel consiglio convocato per martedì, la prima seduta utile dell’Assemblea.

“È inconcepibile che in un momento nel quale  il servizio sanitario regionale fatica a rendersi attrattivo non si valorizzino figure professionali riconosciute ed apprezzate dall’utenza, arrivando al paradosso di ostacolarne lo svolgimento dell’attività assistenziale. Confido nella buona fede e nella sensibilità dell’azienda sanitaria, ricordando che il tempo stringe e occorre una soluzione immediata, la cui percorribilità, peraltro, è oltremodo agevole e tracciata dai provvedimenti amministrativi che la stessa Azienda ha già da tempo varato ma, stranamente, mai attuato”.

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