La soluzione per la pediatria a Bojano esiste, è di immediata attuazione, pienamente legittima e assolutamente doverosa per garantire il diritto alla salute di centinaia di famiglie dell’area matesina che già da una settimana sono ingiustamente private dell’assistenza pediatrica.
Lo ripeto per chi è duro di orecchie: basta che la Asrem dia attuazione alla propria delibera 964 del dicembre 2023, che ha individuato Bojano come zona carente, la cui copertura è stata differita con la successiva delibera 1/2024 che ha solo dato “priorità” a quella di Montenero di Bisaccia “ferma restando” la copertura anche di Bojano. Non serve attendere alcun parere di altri organi e nessuna futura riunione.
Chi dice il contrario mente. E, come sempre, mi assumo la responsabilità di quello che dico.
L’ho ribadito anche ieri sera nella riunione a palazzo Colagrosso, davanti ai vertici regionali, della Asrem e della struttura commissariale, oltre che alla delegazione delle mamme: gli atti parlano chiaro e non possono essere messi in discussione dalle chiacchiere di chi predica senza averli nemmeno letti (o, peggio, li ha letti senza comprenderli) o dai cavilli sollevati ad arte da soggetti portatori di interessi contrapposti.
Inoltre, dal 1 gennaio 2025, cioè tra 3 mesi, entrerà in vigore il nuovo Accordo collettivo per la pediatria sottoscritto a giugno scorso, che supera anche ogni residuo profilo legato ai famigerati “numeri”, che, è bene ripeterlo, in ogni caso non sono ostativi, atteso che anche il vigente Accordo prevede pacificamente la possibilità di istituire zone straordinarie o in deroga ovvero l’attribuzione di incarichi provvisori.
È intollerabile che da un lato ci si lamenti della mancanza di medici, e dall’altro quelli bravi e apprezzati si facciano scappare a causa di incomprensibili lungaggini burocratiche o, peggio, per assecondare posizioni di rendita non gradite dall’utenza.
Per quanto mi riguarda, è mio dovere fare di tutto per impedirlo. Ed è quello che sto facendo, non intendendo arretrare di un millimetro.