Il consigliere di Costruire Democrazia: «Rinnovo l’invito al presidente ad aprire una vertenza con il Governo. Passo indietro sul secondo Sottosegretario? Restituisce l’immagine di una regione che fa ridere i polli»
Un botta e risposta, condito anche da ironia, ha tenuto banco nei giorni scorsi tra il presidente Francesco Roberti e il consigliere regionale di Costruire Democrazia Massimo Romano.
«A fronte del mio invito a uscire dal pantano nel quale oggettivamente la Regione e la maggioranza di centrodestra ormai galleggiano e rischiano di affogare, propongo in modo molto serio al governatore di aprire una vertenza con il governo centrale relativamente ai temi che riguardano la vita delle persone, delle imprese, dei cittadini molisani, cioè sul tema disavanzo sanitario, delle tasse, sul teme idrico, sulla viabilità, sulla sopravvivenza istituzionale della nostra regione, la risposta del presidente è stata quella della fotografia di Heidi. Posso farmici una risata – ha commentato il consigliere Romano ai nostri microfoni – ma ricordo che noi esercitiamo un ruolo istituzionale. La foto di Heidi ci sta, non è un’offesa, è un fatto simpatico, il problema però è che poi non seguono degli impegni o degli atti politici o istituzionali. Se la carica istituzionale si riduce al battibecco su Facebook, io francamente non sono interessato. Non a caso avevo scritto che passare i prossimi quattro anni di legislatura a polemizzare è sbagliato. Rinnovo, pertanto, l’invito al presidente della Regione a fare in modo che questa legislatura non passi inutilmente e torno a ribadire che noi abbiamo avanti una sola strada che è quella di aprire una vertenza nei confronti di Governo e Parlamento perché con le nostre forze non ce la facciamo».
Il consigliere di Costruire Democrazia è intervenuto anche in merito alla modifica dello Statuto che andrà ad abrogare la legge che istituiva il secondo Sottosegretario approvata oggi in Aula in prima lettura.
«Il passo indietro sul secondo Sottosegretario è un fatto doveroso che però restituisce un’immagine di una regione che obiettivamente fa ridere i polli. A fronte delle criticità che ci sono, il consiglio regionale perde tempo a parlare di Sottosegretari o sottoassessori: questo restituisce la misura di come il centrodestra non abbia chiaro l’orizzonte di impegno politico e istituzionale che dovrebbe andare in tutt’altra direzione, non a tutela della salvaguardia delle poltrone della casta».