Secondo quanto stabilisce la Corte di Cassazione, potrebbe essere illegittima e nulla la nomina del Direttore Generale della società finanziaria regionale in house senza il previo svolgimento di una procedura selettiva e meritocratica, con il conseguente rischio di travolgimento degli atti medio tempore adottati.
Come se non bastasse, la nomina è stata ratificata da Roberti nell’Assemblea dei soci prim’ancora che la delibera di Giunta regionale di indirizzo venisse pubblicata all’albo pretorio e dunque acquisisse efficace.
La scelta politica di nominare un Direttore generale, peraltro, costituisce un aggravio di costi rispetto, invece, alla designazione di un Amministratore unico interno al CdA.
Per questi profili di legittimità e di merito, ho proposto alla Giunta regionale l’immediato annullamento dell’atto, per correggere il tiro e ripristinare la legittimità violata prima che sia troppo tardi: voglio augurarmi che stavolta si ravvedano in tempo, perché non vorrei che finisse come per il sotto-sottosegretario, con la Giunta messa spalle al muro e costretta ad una rocambolesca marcia indietro per evitare figuracce ancora peggiori.
Errare è umano, perseverare….