È sempre un fallimento quando per affermare il diritto alla salute, i pazienti sono costretti a rivolgersi a un Tribunale. 

Tuttavia, talvolta, anzi troppo spesso è l’unico modo, come nel caso dei bambini autistici molisani, costretti tutti a un calvario anche burocratico per rivendicare il diritto a ricevere cure socio sanitarie adeguate alla gravità della loro patologia. 

Nel processo a carico del vertice dell’Azienda Sanitaria (anno 2020) difendiamo le parti civili, ossia le famiglie danneggiate dalle condotte omissive che hanno negato i rimborsi per le cure, impedendo a tante famiglie in condizioni economiche precarie e tali da non consentirgli di anticipare le relative spese, pregiudicando, forse per sempre, il futuro dei propri figli. 

Dopo il rinvio a giudizio disposto ieri dal GUP, il processo comincerà il 2 aprile prossimo, data che coincide con la Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo. 

E questo è uno straordinario auspicio, affinché nessuno sia più costretto a subire analoghe privazioni. 

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