Era ora: finalmente si sono accesi i riflettori mediatici nazionali sul fallimento conclamato dei piani di rientro e del commissariamento sanitario.
Nella puntata di ieri di Dataroom, Milena Gabanelli ha rilanciato lo scandalo delle consulenze milionarie alle multinazionali private che lo Stato ha imposto alle regioni di pagare anziché valorizzare il ruolo di Agenas, l’Agenzia pubblica per i Servizi Sanitari Regionali istituita presso il Ministero della Salute.
Ora che finalmente il Re è nudo, la Regione Molise non ha più alibi: la battaglia per accertare le responsabilità dei commissari e dei Ministeri nel disastro finanziario e sanitario non è più solo una iniziativa regionale di Costruire Democrazia ma una frontiera oramai di pubblico dominio a livello nazionale.
Cosa aspetta la Giunta Roberti a condividere la nostra proposta – formalmente presentata il 16 dicembre scorso e rilanciata venerdì scorso con la raccolta firme – per azzerare il disavanzo sanitario regionale, spostare sullo sviluppo le somme milionarie erroneamente impiegate per coprire un debito che hanno causato altri e azzerare gli aumenti delle aliquote fiscali?
Questo è il momento di agire, senza più tentennamenti e senza timori reverenziali verso il Governo e verso i partiti nazionali. Prima che sia troppo tardi.