IL TAR MOLISE ANNULLA IL PROGRAMMA OPERATIVO SANITARIO: DIRITTO ALLA SALUTE NON GARANTITO, RETI TEMPODIPENDENTI COMPLETAMENTE INADEGUATE.
A questo punto non si tratta più di una questione di opinioni politiche, c’è una sentenza del Giudice amministrativo che accerta e conferma quello che denunciamo ormai da anni, ricevendo dai soggetti (a vario titolo…) interessati accuse del tutto strumentali che oggi anche il TAR spazza via in un colpo solo: la rete delle malattie tempodipendenti, in particolare per ictus e politrauma, è completamente inadeguata a garantire il diritto alla salute dei molisani.
Uno scandalo sulla pelle dei pazienti che solo in Molise può restare senza conseguenze per i responsabili: il PO di Frattura (PD) e poi quello di Toma (FI) hanno cancellato tutti i posti letto di Neurochirurgia dagli Ospedali pubblici attribuendone centinaia al privato (Neuromed) che però non ha Pronto Soccorso né l’obbligo giuridico di prendere in carico i pazienti molisani.
Solo in un mondo alla rovescia può accadere che si cancellino dagli ospedali pubblici discipline salvavita, senza neppure imporre al monopolista privato di garantire il trattamento dei pazienti riservando loro un congruo numero di posti letto.
E solo in Molise può succedere che per aver denunciato lo scandalo di un’organizzazione sanitaria così manifestamente illogica e irragionevole, si possa essere tacciati di fare polemica o, peggio, rischiare una querela per diffamazione, come è capitato a me da parte dall’ex commissario Frattura (querela ovviamente archiviato dal GIP per infondatezza, su richiesta della stessa Procura della Repubblica)
Accogliendo il ricorso che abbiamo proposto nel 2021 nell’interesse del Comune di Campobasso e del comitato pro Cardarelli, il Tar Molise ha annullato il PO vigente (2019/2021) e tracciato un orientamento valido anche e soprattutto per le scelte programmatorie future (a partire dal 2022/2024) che dovranno rispettarne scrupolosamente le statuizioni, a partire dalla previsione di una garanzia di trattamento dei pazienti molisani in regime di emergenza.
Do atto a Roberto Gravina, ex sindaco, di aver creduto nella battaglia giudiziaria e lo ringrazio per la fiducia professionale accordataci.
Un ricorso giocato su un percorso processuale tutto in salita, perché lo smantellamento della rete pubblica dell’emergenza urgenza risale al 2016, al PO di Frattura: peccato, dunque, che all’epoca il comune di Campobasso non abbia fatto lo stesso, rinunciando ad impugnare il Programma operativo e il Decreto Balduzzi, preferendo avallare le scelte di partito anziché tutelare i cittadini utenti del servizio sanitario.