“La guerra è pace” uno dei tre slogan della Neolingua che compaiono nel romanzo 1984 (1949) di George Orwell, incisi sulla facciata del Ministero della Verità.
Se scendere in piazza per “difendere l’Europa”, oggi, implica sposare la proposta ReArm Europe della Commissione Von der Lyne, allora significa manifestare a favore della guerra.
Non c’è altra spiegazione, infatti, per giustificare la decisione di aumentare la spesa pubblica militare fino a 800 miliardi di euro, oltretutto sottraendoli risorse dai Fondi di coesione, cioè quelli stanziati dalla Commissione per sostenere le aree più depresse del continente e ridurre i divari territoriali.
La guerra è guerra, non è pace. Bisogna dirlo senza giri di parole assumendosene la responsabilità.
